La notte è tanto lunga
da durare giorni interi;
tempeste guardano
all’orizzonte,
nella finestra nel tuo petto
che bagni di un diluvio
innocente;
e piangi, allora,
piangi.
Pioviti addosso
piangi adesso,
che siano urli
e diluvi,
che pianga il cielo,
che il cuore
tuoni battiti
con tempeste di mare.
Se esigono sofferenza
come pegno
dell’esistere
che sia forte
violenta adesso,
che sia tutta,
te lo prometto,
piovi allora,
piovi adesso,
che mai vedrai più
lacrime allagare il soffitto,
o pioggia caderti dal viso,
che il tuo orizzonte sarà sereno
e le tempeste saranno dietro,
e non una goccia
cadrà sul nostro viso
dal momento in cui ti avrò mia,
quindi piangi adesso,
che della pioggia
tu non abbia nostalgia.
Mi guardò appena e voltandosi ridente mi disse: non piangere più.
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Mi hai profondamente commosso, complimenti vivissimi per questo scritto.
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Ti ringrazio molto. Sono felice che riesca a trasmettere emozioni forti.
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Mi hai rapito già dai primi versi, bellissima 🙂
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Come sempre eccellente!
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Grazie, troppo buona!
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Intensa ed elegante, mi piace moltissimo!
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Grazie mille!
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