Una foglia d’autunno cadde,
toccó il suolo,
e quindi cominciò.
Se ne parlava
da mille anni almeno
ma nessuno s’aspettava
che fosse così facile.
Una foglia d’autunno cadde
ed, improvvisamente,
il mondo
finì.
Così.
Non fu epico,
non fu spettacolare,
nessuno urlò
nessuno scappò,
fu solo triste.
La gente guardò in alto
dispersa.
Chiedevano:
“E ora che il mondo è finito?
E arrivarono i preti:
“Il giudizio è arrivato.”
E ancora chiedevano:
“E che faremo con questo mondo finito?”
E arrivarono i potenti:
“Abbiamo un piano.”
E ancora:
“Ma come mai il mondo è finito?”
Ed arrivai io:
“Bè, c’era questa donna..”
Wow. 😍
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Ecco, sembra sempre un ciclo che non finisce ma si ripete…anche questo tuo scritto parla di fine invece si ha (ho) la netta sensazione di una mai fine😊
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Esatto! Le fini le odio e le evito sempre in tutti i modi!
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E ci credo……
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Chi dice donna dice danno…?
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Rimane vaga apposta.
Potrebbe essere una donna ad aver fatto finire il mondo, oppure c’era una donna che era la fine del mondo.
Ad ognuno la sua!
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Ciao Gabriele,
volevo invitarti a partecipare con qualche tuo testo inedito a “Una Poesia per la sera”, ‘appuntamento’ poetico di Circolo16. Trovi tutte le informazioni sul progetto nel link che ti lascio di seguito:
https://circolo16.com/una-poesia-per-la-sera/
buona giornata,
Dora
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Ti ringrazio moltissimo per l’invito! Lo farò di certo!
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