Poesie

Partenza

Allora, prepariamoci bene
mi raccomando.
Il gas l’hai chiuso?
Lascialo pure aperto,
non torneremo mai
e se esplode
ci sembrerà solo
una stella lontana lontana.

Ho preparato le valigie.
Ho solo uno spazzolino,
ma lo divideremo.
Ho confuso i miei vestiti ed i tuoi.
Nel cassetto ho trovato una speranza,
non mi serve ancora.

La valigia
– si –
torniamo a fare la valigia.

Li porto gli occhiali?
I miei occhi sono stanchi
ma i tuoi vedono al buio;

ci sono anche un paio di pianeti,
che con tutta la loro gravità e passato
occupano un casino di spazio,
ci liberiamo anche di loro,
che dici?

C’è questa illusione pure,
a proposito,
che riempie un sacco la valigia
e c’è una credenza che
mi ha lasciato mi madre
piena di piatti, soldi e lavori.
lasciamole entrambe,
esploderanno con la casa.

Lo spazio in valigia serve,
ce ne serve tanto.

Hai detto che farà caldo
dove andiamo?
Non abbiamo ventilatori,
ma ci soffieremo via la stanchezza.

Dici che farà freddo?
Ci nasconderemo
l’uno dentro l’altra.

Cibo, ci serve questo cibo?
Oppure ci nutriremo delle nostre carni,
come un serpente che si mangia la coda?

Va bene,
abbiamo tolto tutte le cose inutili,
adesso che ci mettiamo nella valigia?

Non serve nulla;
se ci sei tu,
se ci sono io,
non serve nulla,

nemmeno la valigia in realtà;
allora la lascio qua ad esplodere con il resto.

Senza pesi,
leggeri leggeri,
voliamo lontani
da tutti i paesi.

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