Poesie

Altalena

Dondolando inerme
fra due tensioni
labili come fogli
rubati al bar
di una discoteca
dove miei contemporanei
godono, ridono e godono
in danze rituali accoppianti,
oscillo io
fra la voglia di tuffarmi
nell’oceano memoria
annegando nel mare di ricordi e sensazioni,
oppure ugualmente tesa
c’è la voglia di guardare in alto,
volare nel cielo speranza,
rifugiandosi in futuri galleggianti immaginari.

Nuotando nel passato,
volando nel futuro,
resto fermo al momento
che passa senza di me;
mare o cielo
non fa differenza
se in mezzo c’è la terra
che sento sempre di meno
sotto i miei piedi.

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4 pensieri riguardo “Altalena

  1. Accade come il fumo: rimane nell’aria, spesso non si vede nemmeno, eppure porta a memoria il fuoco, la legna, il vento che lo ha alimentato.
    Ci sono esistenze, vite belle, storie speciali che vanno via veloci disperdendosi al vento come fili di fumo. Il fumo è testimone di un fuoco. La legna finisce, il fuoco si spegne. Rimane l’odore del fumo, che è ricordo. Del fuoco resta la cenere, che è memoria. Rovistando tra la cenere si pensa al fuoco che fu. Ricordare fa bene…
    Ricordare fa bene perché impegna a ricominciare, a ripartire, a conservare ripartendo da capo, nella verità e nel silenzio, senza apparenze, senza ostentazione, lasciando nell’aria solo profumo, invisibile, evocativo, inconfondibile.
    Non serve mostrare, non occorre ostentare: il fumo, anche solo il sapore del fumo disperso nel vento, è testimonianza di un fuoco. Cosa arde dentro a esistenze che vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero vissuto mai?

    Caldo fuochi e ricordi
    di Fausto Corsetti

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